Coordinate GPS del luogo 41.026277 , 17.176594
Cala Fetente, a pochi kilometri e facente parte del comune di polignano a mare, è un luogo che conosco da tantissimo tempo. Da ragazzo era uno dei due punti di partenza per le immersioni con autorespiratore e senza, dato che la scogliera è di facile accesso e subito profonda.
Negli ultimi anni sentivo sempre più persone che mi parlavano di questo luogo, dato che io lo ricordavo piuttosto desolato e difficile da raggiungere, tanto che una mattina di inizio luglio decisi di farci un salto per vedere come le cose fossero cambiate in questo tempo.
Dovete sapere che per raggiungere Cala Fetente a polignano, bisogna percorrere un pezzo di strada complanare alla SS16 Adriatica e giunti ad una piccola traversa entrarci, facendo tantissima attenzione – sia in auto che specialmente in moto – perchè la stradina di accesso è più in basso ed ha un dislivello importante che rischia di far toccare il fondo della carrozzeria o del telaio. Pochi metri dopo l’asfalto finisce ed è tutto polvere e pietre affioranti sino alla fine della strada che è lunga in totale circa 350-400 metri e senza uscita. A circa metà della sua totale lunghezza, sul lato destro, esiste un ampio parcheggio non asfaltato, gestito da non si sa bene chi, dove sconsiglio assolutamente di parcheggiare la moto, che ritrovereste in un ammasso di polvere e forse anche su un fianco data la instabilità del fondo.
Appena arrivai mi resi subito conto che non era un posto molto “accogliente” con i motociclisti e così percorsi tutta la strada sino alla fine, dove sorge un ristorante sul mare, nonchè l’unico punto decente per parcheggiare una motocicletta dato che il terreno è in piano e con una parziale piattaforma di cemento, anche se non essendoci un parapetto o guardrail, si rischia molto con il mare lì sotto. Tenendo anche in conto che mi fermai a ridosso del muro del ristorante, pensai di chiedere alle persone all’interno se la moto messa in quella posizione desse fastidio e per tutta risposta mi sentii dire: ”io le consiglio di parcheggiare da un’altra parte, perché la polizia municipale di polignano fa spesso una capatina e piovono multe”. Alla domanda del perché facessero le multe, questa persona mi rispose che era in divieto di sosta. Non convinto andai a controllare, mi guardai intorno e cartelli di divieto di sosta non ne vidi, tranne uno, ma si trovava sul lato destro mentre la mia moto era sul sinistro. Ok mi convinsi di aver parlato con il proprietario del ristorante che non voleva gli si “coprisse” l’insegna, cosa impossibile da fare e così mi avviai a passare qualche ora di mare pulito e splendido.
Tre ore dopo, di ritorno, trovai sulla moto una multa! Incuriosito lessi la motivazione, già precompilata sul formulario dei vigili di polignano, e scoprii di aver preso una multa ai sensi dell’art. 6 del cds con la motivazione “fuori dal centro abitato sostava in divieto di fermata” per la modica cifra di € 85, ma ridotti a € 59,50 (estic****!) se pagati entro 5 giorni (che gentili!).
Adesso mi chiedo: divieto di sosta e di fermata, su una strada lunga 400 metri in totale, senza uscita e sterrata. Perché? Giudicate voi stessi, guardando le foto e sapendo che:
- L’art. 6 del codice della strada disciplina la “Regolamentazione della circolazione fuori dei centri abitati” (non il divieto di sosta e/o di fermata) Art. 6 CdS
- Il cartello di divieto di sosta e di fermata, viene di norma apposto su strade extraurbane sulle quali è pericoloso fermarsi e sostare per obiettive ragioni (carreggiata stretta, scarsa illuminazione, presenza di dislivelli laterali che impediscono l’accosto in sicurezza,etc.) Art. 6 CdS
- Ogni e qualsiasi cartello di indicazione, prescrizione e/o divieto deve essere apposto nel punto esatto dove inizia il comportamento da tenersi e ripetuto ogni 80 o 50 metri, 100 o 150 metri su strade extraurbane o di scorrimento che abbiano velocità minime superiori a 50 km/h Art. 79 c.3 del Regolamento all’art. 39 C.d.S.
- Il palo di sostegno del segnale di divieto era posto ad una altezza di circa 2,5 metri rispetto al piano stradale, posto solo dopo il tratto sterrato e con le pietre, nella direzione senza uscita e che lo stesso segnale era ad oltre 200 metri da dove parcheggiai la moto, senza altri cartelli posti successivamente.
Ovviamente ho pagato i 59,50, perché fare il ricorso che mi sarebbe costato 10 volte tanto.
Se ripenso a Totò e Peppino alla Fontana Trevi di Roma, mi dico che sono due dilettanti rispetto al sindaco ed al comandante dei vigili di polignano.
COMPLIMENTI VOI AVETE DAVVERO CAPITO TUTTO DELL’ITALIA E DELLA GESTIONE DELL’OFFERTA TURISTICA.
Qualora ci fossero repliche, il box in basso è a disposizione.